Competitori professionisti dei Campionati Mondiali di Pokemon squalificati per l’uso di Pokemon hackerati

Competitori dei Campionati Mondiali di Pokemon squalificati per Pokemon hackerati

Numerosi concorrenti ai Campionati Mondiali di Pokemon del 2023 sono stati squalificati dall’evento per aver usato mostri tascabili hackerati. La mossa ha suscitato reazioni polarizzanti tra i giocatori professionisti banditi, alcuni dei quali erano piuttosto arrabbiati per questa situazione, sostenendo che sia una perdita netta per la scena degli eSports di Pokemon in generale.

I Campionati Mondiali di Pokemon sono un evento su invito che vede i migliori giocatori del pianeta competere per i titoli di campioni del mondo in diverse categorie di gioco ogni agosto. L’edizione del 2023 della competizione è iniziata a Yokohama, in Giappone, l’11 agosto con una celebrazione dei Campionati Mondiali di Pokemon GO e si protrarrà fino a domenica 13 agosto.

COLLEGATO: Pokemon Masters EX Aggiunge uno dei Personaggi più Popolari di Scarlet e Violet

Il primo giorno dell’evento ha suscitato qualche controversia dopo che gli organizzatori hanno deciso di bandire i giocatori che competono nella categoria dei Campionati di Videogioco Pokemon (VGC) con mostri tascabili hackerati, che si è rivelata una parte non trascurabile dei partecipanti. Questo gruppo include Brady Smith, un campione regionale VGC per tre volte, che è stato squalificato dopo che è emerso che metà della sua squadra di sei creature era stata modificata o generata utilizzando strumenti di terze parti. Su Twitter, Smith ha dichiarato di aver ricevuto i Pokemon non idonei da un altro giocatore supponendo che fossero legittimi, avendo deciso di scambiarli perché non possedeva tutti i giochi necessari per costruire la squadra che desiderava.

Sembrava comunque essere di buon umore dopo la sua squalifica, concludendo che avrebbe dovuto fare l’effort per ottenere i Pokemon che voleva da solo. Non tutti i concorrenti squalificati condividevano questo sentimento, con il giocatore italiano Roberto Parente che affermava di “non poter smettere di piangere” a seguito del controllo hacker inaspettato che gli ha impedito di continuare il torneo. “Spendiamo soldi per questo, abbiamo bisogno di rispetto”, ha scritto Parente su Twitter, sostenendo che non ha il tempo di allevare legittimamente Pokemon competitivi che si adattino alla meta in continua evoluzione del VGC.

Il controllo hacker, che è stato effettuato dopo l’inizio dei Campionati Mondiali di Pokemon del 2023, ha scatenato un dibattito controverso nella comunità degli eSports. Una parte vocale sia dei concorrenti che dei fan sembra essere d’accordo con la posizione di Parente secondo cui dedicare centinaia di ore alla composizione delle squadre semplicemente non è fattibile, sostenendo che il punto principale della battaglia competitiva è determinare i migliori strategisti, non vedere chi ha più tempo da dedicare alla macinatura.

Visto che i Pokemon che si comportano meglio nel gioco competitivo cambiano sempre, offrire un modo legittimo per generare creature con basi statistiche e set di mosse desiderate – o almeno chiudere un occhio sui mostri hackerati – renderebbe la scena degli eSports di Pokemon più accessibile, aiutandola così a crescere, secondo alcuni critici delle recenti squalifiche. D’altra parte, molti ritengono che farlo minerebbe l’importanza di essere un allenatore Pokemon, che è fondamentale per la serie iconica, sostenendo che dedicare impegno alla costruzione delle squadre è almeno altrettanto importante delle battaglie.

MAGGIORI INFORMAZIONI: Gen 10 Deve Fare Giustizia ai Pokemon Fossili

Fonte: Kotaku