I server per il gioco online di sparatutto sui dinosauri Second Extinction chiuderanno l’anno prossimo
Chiuderanno i server del gioco online di sparatutto sui dinosauri Second Extinction l'anno prossimo
Lo sviluppatore del gioco Second Extinction, Systemic Reaction, ha annunciato di interrompere lo sviluppo attivo del gioco. I server del gioco rimarranno online per adesso, ma Systemic Reactions ha pianificato di chiuderli l’anno prossimo.
Second Extinction è uno sparatutto cooperativo online ambientato in un mondo futuristico in cui i dinosauri mutanti minacciano gli umani. È stato rilasciato in early access per PC nel 2020 e su Xbox One e Xbox Series X/S nel 2021. La versione 1.0 del gioco avrebbe dovuto essere rilasciata alla fine dello scorso anno, ma problemi “critici” e “bloccanti” hanno causato il ritardo dello studio.
“Sfortunatamente, è diventato chiaro che il nostro piccolo team non disponeva delle risorse necessarie per raggiungere i nostri obiettivi di qualità”, ha dichiarato Systemic Reaction su Steam, “e l’investimento richiesto per farlo era troppo grande per noi”. Pertanto, lo sviluppatore ha deciso di cancellare il rilascio completo del gioco.
Second Extinction è stato rimosso dalla vendita su Steam e sul Microsoft Store. Il gioco rimane giocabile per coloro che lo possiedono già sia come esperienza multiplayer che single-player. “Toglieremo i server il prossimo anno”, ha affermato Systemic Reaction, “ma comunicheremo questo con largo anticipo una volta che avremo più informazioni”. Al momento attuale il gioco richiede una connessione online, quindi una volta che i server verranno chiusi non sarà possibile giocarci definitivamente.
Systemic Reaction ha sottolineato che non ci saranno licenziamenti legati alla chiusura di Second Extinction. “La passione, il talento e la competenza del team che ha lavorato su Second Extinction verranno impiegati in altri progetti all’interno del [parent company] Avalanche Studios Group”. Tuttavia, il team non aggiungerà una modalità offline a Second Extinction, che permetterebbe ai possessori del gioco di continuare a giocare una volta chiusi i server, poiché lo studio ha dichiarato di non avere le risorse per farlo.
