Il creatore di Bayonetta, Hideki Kamiya, si esprime sul dibattito sul termine JRPG.

Hideki Kamiya, creator of Bayonetta, speaks out on the JRPG term debate.

In mezzo a un dibattito sulle connotazioni e l’uso del termine “JRPG”, il creatore della serie Bayonetta e dirigente di PlatinumGames, Hideki Kamiya, esprime le sue opinioni sulla parola. Questo dibattito è stato un argomento caldo recentemente, soprattutto con l’uscita dell’RPG d’azione di Square Enix, Final Fantasy 16. In particolare, il problema principale è derivato dai commenti del produttore di Final Fantasy 16, Naoki Yoshida, che ha manifestato un certo disagio nell’usare il termine e preferisce utilizzare “RPG” quando si riferisce al genere, indipendentemente da dove sia stato sviluppato. Yoshida ha anche affermato che potrebbe esserci qualche sviluppatore che si sente discriminato quando i media occidentali utilizzano il termine. Ora, il collega sviluppatore di giochi presso PlatinumGames, Hideki Kamiya, ha espresso le sue opinioni sul termine.

Kamiya è una figura piuttosto nota nel settore dei videogiochi, non solo per essere il volto dell’azienda, ma anche come sviluppatore influente che ha dato il via al genere d’azione che ha portato a giochi come Devil May Cry e Bayonetta. È anche uno sviluppatore piuttosto famigerato e vocale su piattaforme come Twitter, il che gli ha causato dei problemi in alcune occasioni. Nonostante ciò, molte persone ammirano Kamiya per la sua etica del lavoro e le sue visioni uniche sul gioco, con una delle sue ultime prospettive che riguarda l’uso del termine JRPG.

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La sua prospettiva è stata condivisa in un’intervista con VGC, dove ha iniziato affermando di avere un sentimento positivo quando si parla del termine JRPG e che dovrebbero sentirsi orgogliosi di esso. Sottolinea che mette in evidenza le differenze uniche nella cultura e come influiscono sul processo creativo. Un esempio che dà è quello di confrontare Kratos di God of War con Bayonetta, dove entrambi i protagonisti sono considerati star dei giochi d’azione ma hanno aspetti e personalità molto diverse. Osserva che Kratos era popolare in tutto il mondo e c’era stata una discussione se il team potesse replicare la popolarità di Kratos se avessero caratterizzato i loro personaggi nello stesso modo. Tuttavia, sono giunti alla conclusione che non sarebbe stato altrettanto efficace, poiché non era qualcosa di unico per i creatori giapponesi. Questo ha portato Bayonetta ad essere influenzata dalle sensibilità della loro cultura, dando origine al personaggio iconico.

Kamiya torna quindi alla sua prospettiva sul termine JRPG, in cui i creatori giapponesi sono in grado di realizzare RPG che, in un certo senso, sono possibili solo grazie alla sensibilità unica e alla prospettiva con cui vengono creati. Sottolinea che è un termine che dovrebbe essere celebrato in futuro e che uno sviluppatore dovrebbe cercare di creare il “re dei JRPG” per esprimere orgoglio nei confronti del genere JRPG, concludendo che i creatori di giochi giapponesi come lui sono orgogliosi del termine.

Quando a Kamiya è stato chiesto se si sarebbe offeso se giochi come Bayonetta potessero essere classificati come “J-Action”, ha dichiarato che ne sarebbe orgoglioso poiché mette in evidenza gli aspetti unici che gli sviluppatori giapponesi possono portare al genere. Un termine che il creatore di Bayonetta ha trovato offensivo è invece riferirsi ai giochi più vecchi come “retro”, poiché dal suo punto di vista questa parola implica che si tratti di una “moda” che viene ripresa nel mondo moderno. Kamiya afferma di preferire il termine “classico” per i giochi, in quanto mostra più rispetto per il passato.

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Fonte: VideoGamesChronicle