Resistor è un CaRPG incredibilmente ambizioso che unisce Burnout a Mass Effect

Resistor an incredibly ambitious CaRPG that combines Burnout with Mass Effect.

La mia sensazione generale sui giochi di corse è che se devo frenare, non mi interessa. Capisco che questo non si applica esattamente nella vita reale, ma preferirei guidare una macchina reale piuttosto che una simulazione. Ma corse fantasy animate? Derapate? Percorsi ad anello? Lancio di banane? Ci sono!

Resistor sicuramente soddisfa le aspettative, e anche di più. Almeno, senza le banane.

Vedete, questo non è solo un gioco di corse ma un CaRPG con l’obiettivo di riportare il divertimento nel genere. I giocatori non solo guideranno auto ad alta velocità, ma esploreranno un mondo aperto cartoonish, parteciperanno a una narrazione basata sulle scelte e personalizzeranno pesantemente il loro personaggio e veicolo. È un progetto incredibilmente ambizioso.

Resistor – Trailer di annuncio Guarda su YouTube

Parlando con la lead designer Violet McVinnie alla Gamescom, è chiaro da dove provenga l’ispirazione per il gioco. McVinnie ha lavorato sia per BioWare, sulla serie di Mass Effect, che per Codemasters, conosciuta per i suoi giochi di guida. Resistor, quindi, è un mix tra Burnout e Mass Effect.

McVinnie mi ha spiegato nel dettaglio gli elementi principali del gioco.

Innanzitutto, le corse. Resistor non riguarda i tornei o la corsa per il primo posto. Si tratta di una corsa acrobatica veloce, con abbattimenti, derapate e capriole. I giocatori possono correre su rampe e far girare i veicoli a spirale per ottenere il massimo dei punti stile, utilizzati come valuta per premiare le corse spettacolari, mantenendo il momentum e completando sfide in stile Tony Hawk lungo il percorso.

Le corse si svolgeranno in un mondo aperto composto da sei ambienti appena al di sotto del fondale dell’oceano di San Francisco. L’esplorazione avverrà sia a bordo del veicolo che a piedi, mentre i giocatori incontreranno vari abitanti stravaganti e completeranno missioni. Tutto è presentato in uno stile cartoon vivido, in un mondo governato da sette megacorporazioni che hanno rovesciato il governo in un futuro (non troppo lontano). Suggesto che potrebbero esserci alcune analogie con la realtà e McVinnie risponde con un sorriso sornione.

Le corse sono arcade con abbondanza di distruzione. | Crediti immagine: Long Way Home

Completando missioni principali e secondarie, i giocatori formeranno una squadra eterogenea in grado di potenziare il personaggio principale mentre si siedono sul sedile del passeggero. Per rimanere lì, però, dovranno essere mantenuti felici e le decisioni prese lungo il percorso potrebbero avere conseguenze importanti sulla narrazione ramificata. McVinnie suggerisce che i giocatori potrebbero persino diventare i cattivi della propria storia, quindi c’è molta rigiocabilità.

Tutto questo si lega al controllo del territorio, mentre i giocatori costruiscono la loro reputazione e influenza sul mondo e sui suoi personaggi. Questo alla fine porterà alla possibilità di modificare il terreno: ad esempio, scavando sotto una montagna per creare un shortcut anziché doverci girare intorno – essenzialmente la versione di questo gioco del viaggio veloce.

Ci saranno anche battaglie contro boss stravaganti, combattendo per il controllo del territorio contro varie fazioni e personalità delle megacorporazioni. Ma queste non riguarderanno solo la guida: saranno battaglie musicali. Ogni boss avrà il proprio stile di musica, dal jungle britannico a una colonna sonora orchestrale, che aggiunge carattere e varietà, permettendo a McVinnie di fare riferimento a diversi altri giochi di corse e influenze.

E se tutto questo non bastasse, c’è la personalizzazione. Ma non è semplicemente vestire il proprio personaggio con il creatore di abbigliamento vario. McVinnie mi dice di pensare ai piloti come ai lottatori, ognuno con il proprio abbigliamento, veicolo, musica di ingresso e showboating. Non solo questo offre molte possibilità di espressione per i giocatori, ma si inserisce anche nelle divertenti battute narrative: i piloti che si vedono in pista sono davvero le persone che dicono di essere?

La storia ramificata e i personaggi simpatici permetteranno molta rigiocabilità. | Crediti immagine: Long Way Home

Nel complesso, è una collezione impressionante di influenze e idee che mi fa venire voglia di giocarlo per intero, ma è anche un gioco molto impegnativo da inserire in circa otto ore. Ci saranno comunque finali multipli.

Tuttavia, sono riuscito a provarlo brevemente e anche se è ancora presto, è facile vedere quanto divertenti saranno le corse. Ho sfrecciato lungo un canyon desertico, derapando alle curve e cercando (male) di ribaltare la macchina con stile per accumulare energia per raggiungere velocità incredibili. Si sente un’atmosfera arcade con piste ampie e piene di occasioni per mostrarsi.

C’è un’enorme quantità di potenziale in Resistor e colpisce molti dei miei gusti personali per il tipo di gare folli e non realistiche che mi piacciono. Promette di essere un gioco di corse rinfrescante con profondità sia nella guida che nell’avventura basata sulla storia, ricordandomi una versione più approfondita della modalità storia di F-Zero GX. In breve, la combinazione di CaRPG è irresistibile e sprigiona fascino. Non c’è ancora una data di uscita, quindi potrebbe essere una lunga attesa per vedere se questo set di idee caleidoscopiche può essere saldato in una corsa appagante.