Grande rivenditore smetterà di vendere giochi fisici

'Big retailer will stop selling physical games.

Il principale rivenditore britannico Tesco ha annunciato che smetterà presto di vendere copie fisiche di giochi nei suoi negozi. L’orientamento verso le versioni digitali sta cambiando l’industria e sta influenzando le vendite di giochi fisici da tempo. Già nel 2016, la famosa serie Call of Duty ha registrato una diminuzione del 50% delle vendite fisiche rispetto all’anno precedente, grazie, in parte, a un aumento delle vendite digitali. Da allora, la tendenza verso le vendite digitali e lontano da quelle fisiche è solo aumentata.

All’inizio di gennaio, un rapporto ha rivelato che le vendite di giochi fisici sono nettamente inferiori rispetto alle vendite digitali. Sembra evidente che questa tendenza non sia un fenomeno temporaneo e sta mettendo sotto pressione i rivenditori che faticano a ottenere profitto sulle scorte fisiche di giochi che possiedono. Ora, sembra che un rivenditore abbia semplicemente deciso di smettere del tutto di vendere giochi fisici.

CORRELATO: Target incolpa il ‘Crimine Organizzato nel Commercio al Dettaglio’ per una perdita di profitto di 400 milioni di dollari

La catena di supermercati Tesco nel Regno Unito ha annunciato che ridurrà gradualmente la vendita di giochi fisici, con effetto immediato. Mentre continuerà a vendere i giochi che ancora ha disponibili presso le sue varie località, l’azienda non farà più rifornimento di titoli. Quindi, una volta vendute tutte le offerte attuali, Tesco non venderà più giochi fisici nei negozi.

I punti vendita Tesco continueranno comunque a vendere carte per aggiungere denaro o punti a vari giochi, ma questa sarà l’unica forma di coinvolgimento dell’azienda nell’industria dei giochi in futuro. Il rivenditore ha esplicitamente citato l’aumento delle vendite digitali come motivo della sua decisione, lasciando dubbi sull’importanza crescente del commercio online nel settore dei giochi.

Mentre le vendite digitali aumentano e le vendite fisiche diminuiscono, ha senso che i rivenditori inizino a sfasare i videogiochi nei negozi. I margini di profitto sui giochi sono piuttosto limitati per i rivenditori e occupano un bel po’ di spazio sugli scaffali che potrebbe essere dedicato ad altri prodotti che si vendono meglio e portano più entrate. Non sorprende nemmeno vedere un’azienda nel Regno Unito prendere l’iniziativa di questo cambiamento. Ancora nel 2020, le vendite di giochi fisici nel Regno Unito erano diminuite del 20% rispetto all’anno precedente, quindi è normale che i rivenditori nel paese inizino a guardare lontano da questo prodotto.

Questa mossa di Tesco mette anche in evidenza la pressione crescente a cui sono sottoposti i rivenditori di giochi esclusivi, poiché diventa sempre più difficile convincere i giocatori a recarsi nei negozi fisici quando tutto ciò che potrebbero volere è a portata di download. Non è un segreto che molti rivenditori di giochi stiano lottando, con la famosa azienda GameStop che ha recentemente licenziato il suo CEO. Con la continuazione del passaggio alle vendite digitali, potrebbe essere necessario che più negozi si adattino o abbandonino del tutto l’attività di vendita di giochi.

PIÙ: Come i giochi premium del PS Plus di luglio 2023 ‘Armano’ la nostalgia

Fonte: Games Industry