WarioWare Move It recensione Il gioco party di Wario che il Nintendo Switch merita

WarioWare Move It La recensione del gioco party di Wario che Nintendo Switch merita

WarioWare: Move It è ciò che ho desiderato da Nintendo negli ultimi 17 anni. Ho realizzato tutto questo mentre stavo lì, nella forma “Cavaliere” (con un Joy-Con in ogni mano, uno sopra l’altro), tirando immaginari collants sulla testa di una donna. Non riesco a credere a quello che ho appena fatto, ma voglio davvero farlo di nuovo. Giocare a WarioWare: Smooth Moves del 2006 mi ha fatto provare la stessa identica sensazione, e ho sperato in un equivalente moderno da allora.

Data di uscita: 3 novembre 2023Piattaforma(i): Nintendo SwitchSviluppatore: Intelligent SystemsPubblicato da: Nintendo

A differenza di WarioWare: Get it Together del 2021, Move It sembra il party game di Wario che avremmo sempre dovuto avere per Nintendo Switch. I controlli di movimento sono tornati e completare la collezione di microgame è diventato più folle e emozionante. Ho pescato pesci con le cosce, barato a Rock, Carta, Forbici, deposto un uovo e fatto tante altre azioni casuali che non saprei nemmeno spiegare. C’è qualcosa di così divertente nella frenesia e nel bizzarro dei microgame del gioco che tutte le paure di sembrare stupidi svaniscono istantaneamente mentre si agitano le braccia: vuoi solo continuare a farlo.

Co-op caotico

Considerando che WarioWare: Smooth Moves era principalmente un’esperienza per giocatore singolo, è impressionante la varietà che WarioWare: Move It offre quando si gioca con gli altri. Non solo tutta la storia può essere gustata con un massimo di due giocatori, ma la modalità party permette anche a quattro giocatori di unirsi al caos dei microgame. Mi sono davvero divertito con la modalità a due giocatori “Showdown”, in cui tu e un amico competete per vedere chi riesce a sopravvivere più a lungo mentre vi vengono lanciati microgame casuali. Come tutte le offerte di co-op di WarioWare, può diventare parecchio competitivo e sempre caotico.

C’è anche il gioco Specchio imitatore. In questa modalità, un giocatore si mette di fronte alla TV (senza Joy-Con) e l’altro gli gira le spalle. Poi, come in una partita molto più intensa di charades, uno recita l’azione che può vedere sullo schermo mentre l’altro (che non può vedere lo schermo ma tiene i Joy-Con) deve imitarlo e cercare di vincere il gioco. È complicato e divertente, e rappresenta bene il tipo di divertimento che WarioWare: Move It offre così regolarmente.

Anche se non hai intenzione di giocare a Move It con gli altri, c’è comunque molta rigiocabilità nell’esperienza per giocatore singolo. Mi ci sono volute un paio di ore per completare la modalità storia (che include 13 livelli a tema personaggio), ma anche dopo i titoli di coda mi sono ritrovato con oltre 60 microgame da sbloccare attraverso futuri passaggi. Sono anche un grande fan delle modalità che mischiano tutti i microgame, perché sembra una fonte infinita di minigiochi e non sai mai in quale forma dovrai cimentarti alla prossima.

Mi piace muovermi, muovermi

Un possibile rischio per i giocatori di WarioWare: Move It è che non tutti i microgame saranno accessibili per ogni giocatore. Nintendo vuole che ti alzi e ti muova il più possibile, quindi se non riesci a fare lo squat e a tenerlo per qualche secondo, a saltare o persino a distendere le braccia, potrebbe esserci la possibilità di non riuscire a vincere ogni microgame. Detto ciò, è possibile aggirare queste limitazioni poiché l’unica cosa che misura i tuoi movimenti sono i sensori di movimento del Joy-Con. Ho scoperto che se non riesci a fare lo squat, puoi semplicemente abbassare e alzare le braccia al suo posto e di solito funziona allo stesso modo. È anche abbastanza facile da giocare mentre sei seduto, devi solo assicurarti di agitare abbastanza le braccia affinché i controller si accorgano dei tuoi movimenti.

Uno dei problemi più consistenti che ho incontrato è che il modulo ‘Modello di mano’ – che si basa sui sensori infrarossi dei Joy-Con – non è così affidabile. Ad esempio, ci sono molti microgiochi che richiedono al sensore di rilevare la forma e i movimenti della mano. A volte, soprattutto quando gli stage si velocizzano, può essere difficile posizionarsi correttamente prima che il microgioco inizi e far sì che il Joy-Con rilevi la mano prima che scada il tempo. Se, come me, sei destrimano, questo significa che devi lasciare cadere il Joy-Con sinistro, spostare quello destro nella mano sinistra mentre è ancora collegato al polso destro e puntarlo alla mano destra, assicurandoti che il Joy-Con sia rivolto nella giusta direzione e che il cinturino allegato non copra il sensore.

Molte volte ho dovuto affrettarmi a completare tutti questi passaggi e poi il sensore non riconosceva nemmeno le dita che tenevo sollevate, quindi fallivo il microgioco. Anche se questo non succedeva ogni volta, significava che temevo il modulo ‘Modello di mano’ perché sapevo che molto probabilmente non sarei riuscito a superarlo. D’altra parte, WarioWare: Move It è molto indulgente quando si tratta di fallire uno stage, poiché molte volte ti saranno date molte opportunità di riprovarci, soprattutto quando si gioca in co-op poiché puoi entrare in gioco e completare i microgiochi al posto del tuo secondo giocatore.

Giocare a WarioWare: Move It è stato davvero uno degli eventi più entusiasmanti dell’anno per me. Ho desiderato un nuovo gioco di WarioWare da tempo immemore, specialmente dopo essere rimasto deluso da WarioWare: Get It Together, e Move It non mi ha deluso affatto. Riproporre i controlli di movimento nella collezione di mini-giochi di Wario è stata la migliore decisione che Intelligent Systems potesse prendere, poiché ha reso l’esperienza di giocare con Nintendo Switch molto più attiva. Mi è piaciuto molto lasciarmi andare e fare la figura dello stupido in nome del divertimento e non vedo l’ora di vedere i miei amici e la mia famiglia umiliarsi mentre legano un lama o infilano pugni minuscoli nel naso di Wario.

Avvertenza

WarioWare: Move It è stato recensito su Nintendo Switch, con un codice fornito dall’editore.

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